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Lavoro giovanile, 4 italiani su 10 a spasso

03 Giu 2013
Federico D
Notizie, Politiche Sociali

lavoro giovanileE’ ancora una volta impietosa la fotografia scattata dall’Istat sul mondo del lavoro giovanile in Italia: infatti nel primo trimestre 2013 si è toccato un nuovo record di disoccupazione che ha toccato un tasso del 12,8%, ossia +1,8% rispetto allo stesso periodo del 2012.

E’ il livello di occupazione più basso dal 1977 e soprattutto non permette di intravedere segnali di ripresa. Il tasso di disoccupazione maschile è cresciuto per il sesto trimestre consecutivo arrivando all’11,9%, mentre quello femminile, in aumento per l’ottavo trimestre, è salito al 13,9%. Decisamente drammatica la situazione degli under 25 per i quali il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 41,9% mentre era pari al 35,9% nel primo trimestre 2012, ossia il massimo storico su base tendenziale.
In particolare nelle regioni meridionali oltre la metà della forza lavoro giovanile, tra occupabili e disoccupati é in cerca di lavoro, con un valore pari al 51,2% per i maschi tra i 15 e i 24 anni e al 52,8% per le giovani donne. Inoltre è in calo il numero degli occupati a tempo pieno, scesi di 645.000 unità rispetto al primo trimestre 2012 (ossia il 3,4 in meno); in almeno la metà dei casi si tratta di dipendenti a tempo indeterminato, pari a -347.000 unità. Invece gli occupati a tempo parziale continuano ad aumentare: +6,2%, ossia 235.000 unità in più, anche se la crescita riguarda esclusivamente il part time involontario.
Scendendo nel dettaglio delle varie zone d’Italia valutando i dati complessivi e non solo quelli riferiti al lavoro giovanile, al Nord l’indicatore passa dal 7,6% del primo trimestre 2012 all’attuale 9,2%, nel Centro dal 9,6% all’11,3% e infine al Sud raggiunge la quota massima del 20,1%, mentre era del17,7% nel primo trimestre 2012.
Ecco perché sono quanto mai urgenti provvedikmenti da parte del governo: “Presenteremo il piano
nazionale sull’occupazione prima del Consiglio Ue di giugno – ha detto il premier Letta – e sarà composto da vari interventi sui problemi per cui in Italia i giovani non trovano lavoro a cominciare dal rapporto con l’istruzione e il Sud.  Riteniamo sia importante che il nostro Paese già nel secondo semestre di quest’anno sia operativo con iniziative che facciano salire il tasso di occupazione giovanile”.

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